UNA STORIA DI IERI SI SOVRAPPONE AI NOSTRI GIORNI
Settant’anni fa come oggi Orson Welles ancora tra noi
UMBERTO FOLENA
Possibile che oltre un milione di persone del più moderno Paese del mondo, ascoltando la radio, si convincano che la terra sia invasa dai marziani e si riversino in strada in preda al panico, riempiendo le chiese, tempestando i centralini di polizia e giornali di telefonate? Possibile. È quanto accade negli Usa la sera del 30 ottobre 1938, esattamente 70 anni fa. Una storia meno lontana da noi di quanto possa sembrare, come vedremo alla fine.
Negli studi radiofonici della Columbia Broadcasting System sta per andare in onda, come ogni settimana, il programma Mercury Theatre on the Air,
adattamento radiofonico di un romanzo. L’anima del programma è un autore ed attore talentuoso di appena 23 anni, Orson Welles. Quella sera non è soddisfatto.
L’adattamento realizzato da Edward Koch della Guerra dei mondi, il romanzo scritto 40 anni prima da Herbert G. Wells, non lo convince.
Troppo noioso. Bisogna farsi venire un’idea originale… Eccola: il radiodramma assume la forma di un normale programma musicale interrotto da finti notiziari. I marziani sbarcano e un (finto) cronista descrive in diretta le loro orrende fattezze, i raggi della morte, le distruzioni.
Mentre va in onda, Orson Welles non sa che il panico sta davvero travolgendo il Paese. Lo verrà a sapere soltanto il mattino successivo. Ancora oggi molti sono convinti che si trattasse di uno scherzo fin troppo riuscito. No, nessuno scherzo. La trasmissione è la solita, un radiodramma – in onda ogni settimana a partire dall’11 luglio 1938 con Dracula, seguito il 18 luglio dall’Isola del tesoro, fino al Giro del mondo in 80 giorni del 23 ottobre – e come tale viene annunciato. Chi si sintonizza in ritardo, è avvertito che si tratta dell’adattamento del romanzo di Wells ben quattro volte, dopo ogni interruzione pubblicitaria. Un programma molto realistico, a suo modo scioccante. Ma non un imbroglio né uno scherzo.
Che cosa accade dunque la sera del 30 ottobre 1938, quando Orson Welles fa sbarcare i marziani in diretta a Grovers Mill nel New Jersey?
L’audience del programma fu calcolata in circa 6 milioni di ascoltatori. Di questi, 1 milione 700 mila lo interpretarono come un notiziario e 1 milione 200 mila furono presi dal panico. Ma come fu possibile un tale fraintendimento, e chi ne fu 'vittima'? Lo studio più interessante è quello pubblicato nel 1940 da H. Cantril della Princeton University. È lui a elaborare il concetto di 'abilità critica': quella sera molti ascoltatori riconoscono il programma per quel che è veramente, un radiodramma; alcuni no. L’abilità critica viene a mancare soprattutto tra individui segnati da alcune caratteristiche, così riassunte da Mauro Wolf: «Condizioni economiche fortemente negative vissute da molti Americani negli ultimi dieci anni, la disoccupazione che ne è derivata, il radicato divario tra i redditi familiari, l’impossibilità per i giovani di pianificare il proprio futuro. Tutti questi fattori hanno contribuito a generare un diffuso senso di insicurezza che costituisce la base sulla quale si può innestare la reazione di paura».
Condizioni economiche negative, famiglie in difficoltà, giovani senza futuro, insicurezza diffusa. C’è qualcosa di familiare in tutto ciò… Nessuna sorpresa se i marziani, 70 anni dopo Grovers Mill, sbarcano (ma sul serio) a Wall Street, e senza bisogno di un Orson Welles, razza ormai estinta di grandi narratori, interpreti e indagatori, perfino inconsapevoli, delle nostre inquietudini più profonde. (Al sito www.mercurytheatre.info è possibile riascoltare il radiodramma così come lo ascoltarono gli americani quel 30 ottobre 1938).
http://edicola.avvenire.it/ee/avvenire/default.php?pSetup=
avvenire&curDate=20081030&goTo=A02
30 ottobre 2008
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