01 dicembre 2009

Haiku? (XXV)

Giorno di mezzo
Non ti faccio del male
Non farne a me

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Povero raggio
Fai più luce al mio cuore
Che tra le nubi

6 commenti:

Critica letteraria di "cosi" ha detto...

Apro parentesi.
Che la talpa sia stata (e sia) fondamentale non posso negarlo.
Ma non è tutto merito suo. Il fatto (tra i tanti) è che tutti agiscono nel solito momento al solito modo: la maniera di porsi, di relazionare, di invitare per poi negarsi, di corteggiare o semplicemente di fare sempre le solite domande. In poche parole è una vera e propria guerra di nervi mascherata da gioco. Ma per accorgersi che c'è qualcosa che non va basta fare 2+2... Chi può prendersela per qualcosa che di fatto non è reale?
Il problema più grande si pone per chi, nel corso del tempo, ha cambiato idea, per chi mi ha fatto entrare in questo mondo e se n'è pentito, per chi crede di dover fare una scelta per forza quando invece non ce n'è alcun bisogno. Lascino tutto com'è se questo gli semplifica la vita, è giusto così.
Cerco di andare avanti con poco perhé non sono nata come forse un blogger dovrebbe essere. Non mi piacciono i diari né scritti né virtuali e neanche raccontare i miei fatti personali ad una potenziale platea anonima, esigua o numerosa ha poca importanza. Mi piace "condividere" ma non mi aspetto nessuna opinione in cambio. Per il mio carattere è tutto così stucchevole, noioso, di facciata e senza un briciolo di passione. Da quando è iniziato "il gioco" non solo sono cambiata io ma anche i miei interessi, non è più così fondamentale affermare me stessa perché non ho bisogno di conferme in questo senso, conosco il mio valore e le mie pecche. Certo, dovrei essere lusingata da questo continuo interesse verso di me, ma in verità io... non provo niente.
E non farò niente.
"Reputar sé un nulla, e degli altri aver sempre buona stima, è grande sapienza e perfezione.
Se tu vedessi qualcuno peccare apertamente, o commettere gravi falli, non ti dovresti perciò credere meglio di lui, perché nessuno t'ha detto quanto tu possa perseverare nel bene.
Tutti siamo fragili: ma tu devi pensare, che non vi sia uomo più fragile di te".
Ecco.
Mi interessa più "accettare" che "sapere" perché questo giova poco all'anima.
Chiudo parentesi.

Ed ora è giunto il momento di toglierti dall'imbarazzo! :)

Il significato del primo coso mi è incomprensibile.

Il secondo invece è bello bello. Un'emozione positiva e ottimista. Il più "luminoso" che tu abbia mai postato.

Matteo Mazzoni ha detto...

@Critica letteraria di "cosi": il primo coso parla dei giorni "di transizione", che vorresti semplicemente che passassero... Il secondo, è vero, è stranamente luminoso per un tipo cupo come me...

Just an illusion ha detto...

Se il primo coso è connesso al secondo vuol dire che ci vedi una speranza positiva in questo periodo di cambiamento.
La tua freddezza è una forma di difesa che capisco benissimo, ma non hai mai sentito dire che bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto?
Tutto passa.
Se il tuo periodo no fosse connesso a problemi sentimentali potresti diventare omosessuale... sembrano così felici! :D
(è uno dei "trappoloni” che ho escogitato qualche giorno fa e che è scaturito in una esagerazione "sputtanante"... stranamente queste idee trappolose mi partono sempre da te, diciamo che mi ispiri in tal senso).

Stasera sono alle Edizioni Paoline, e, sul serio, se vuoi che ti prenda qualcosa fammi sapere.
Ciao.

Matteo Mazzoni ha detto...

@Just an lliusion: è chiaro che nel secondo "coso" affiora una speranza... Come cantava Ivan Graziani "è uscito un po' di sole da quesro cielo nero..."

Anonimo ha detto...

Bene, stai attento a non accecarti. Sia mai che tu voglia guardare il sole in faccia...
;)

Matteo Mazzoni ha detto...

@anonimo: :-)