09 novembre 2011

Sulle elezioni in Ossezia del Sud e come vengono "osservate"...

La CIK [1] dell'Ossezia del Sud ha invitato alle elezioni solo osservatori della Federazione Russa, dell'Abcasia e della Transnistria [2]

9 novembre 2011, 18.10

Alle elezioni del presidente dell'Ossezia del Sud, che si tengono il 13 novembre, in qualità di osservatori prenderanno parte rappresentanti dell'Ossezia del Nord e di altre regioni della Russia, della Transnistria e dell'Abcasia, ha riferito il presidente della CIK della repubblica Bella Plieva [3]. La questione della partecipazione di altri osservatori stranieri resta ancora aperta.

La scorsa settimana i rappresentanti della nota organizzazione internazionale per l'osservazione delle elezioni CIS-EMO si trovavano in Ossezia del Sud. Tuttavia la CIK della repubblica ha dichiarato di non avere niente a che fare con la loro visita, i rappresentanti della commissione elettorale non si sono neanche incontrati con gli osservatori.

"La CIK di solito invita osservatori secondo il proprio sistema. Abbiamo invitato rappresentanti della Commissione Elettorale Centrale della Federazione Russa con a capo il presidente Vladimir Čurov, rappresentanti della CIK della Transnistria, dell'Abcasia e dell'Ossezia del Nord. Anche il governo della Repubblica dell'Ossezia del Sud, l'amministrazione presidenziale e il parlamento invitano propri osservatori", – ha detto Plieva.

Come ha notato il capo della CIK dell'Ossezia del Sud, gli osservatori devono registrarsi presso la Commissione Elettorale Centrale. "Abbiamo già preparato le cartelle per gli osservatori, che contengono le leggi della Repubblica dell'Ossezia del Sud, le carte dell'Ossezia del Sud, le liste dei seggi (perché sia più facile orientarsi) e anche dei promemoria per gli osservatori: cosa possono fare sul nostro territorio", – ha aggiunto Plieva.

Il presidente della CIK ha sottolineato che i seggi elettorali sono pronti per le elezioni. Nella piazza Teatral'naja di Cchinval [4], secondo Plieva, sarà aperto il Centro di Informazioni, dove affluiranno i dati dai seggi elettorali, "il che permetterà di riflettere in modo trasparente il corso delle votazioni".

L'attivista per i diritti umani Vissarion Aseev ritiene che la presenza di osservatori internazionali alle elezioni del presidente dell'Ossezia del Sud potrebbe essere un'occasione "utile" per la regione.

"Se alle elezioni non saranno presenti osservatori internazionali, sarà un male. Da una parte diciamo che vogliamo allargare la sfera del riconoscimento internazionale, ma dall'altra vietiamo agli osservatori delle organizzazioni internazionali di monitorare le elezioni", – nota in un'intervista al corrispondente del "Kavkazskij uzel".

"Per la comunità internazionale ha grande valore quanto un potere è democratico, quanto democraticamente si svolgerà il cambio di potere e il divieto di ingresso agli osservatori delle organizzazioni internazionali alle elezioni del presidente dell'Ossezia del Sud è un danno al riconoscimento della sovranità del nostro paese", – ha spiegato Aseev.

Il politologo e giornalista dell'Ossezia del Sud Alan Parastaev, a sua volta, nota che nella questione degli osservatori stranieri in Ossezia del Sud ci sono molte cose non chiare. Secondo le sue informazioni sul canale televisivo "Rossija–Vesti" [5], attribuendo tali parole a Ėduard Kokojty "hanno detto direttamente che alle elezioni del presidente della Repubblica dell'Ossezia del Sud non saranno presenti osservatori stranieri".

"Per maggior certezza mi sono messo in contatto con la CIK dell'Ossezia del Sud e una sua collaboratrice mi ha parlato della situazione con gli osservatori stranieri: "Probabilmente ci saranno osservatori stranieri. Non c'è alcuna limitazione per loro, certamente", – scrive Parastaev nel suo servizio per "Ėcho Kavkaza" [6]. – Cioè la commissione elettorale dell'Ossezia del Sud permette agli osservatori stranieri di entrare, ma il presidente di quella stessa repubblica dichiara che gli osservatori stranieri non ci saranno. O forse il presidente ritiene che Russia, Transnistria e Abcasia non siano stati esteri?! O per stranieri si sottintendono gli osservatori dei paesi europei?".

Tra l'altro, la Georgia ha già dichiarato che le prossime elezioni del capo dell'Ossezia del Sud "non sono cariche di alcun significato per Tbilisi", come riporta "Novosti Gruzija" [7]. "Le cosiddette elezioni non hanno alcun peso giuridico, né politico, in quanto la comunità internazionale non le riconosce, – ha dichiarato il vice-capo del dicastero di politica estera Nino Kalandadze. – Non hanno alcun peso neanche per la Georgia. Da nessun procedimento sui territori "occupati", si chiami elezioni o in un altro modo, ci aspettiamo niente – né in positivo, né in negativo".

Come ha riferito "Kavkazskij uzel", il 13 novembre in Ossezia del Sud si svolgeranno le elezioni del presidente. Nella lista dei candidati registrati dalla CIK c'erano 17 cognomi. L'8 novembre si è avuta notizia che il candidato alla presidenza dell'Ossezia del Sud Ajvar Bestaev [8] ha rinunciato a partecipare alle elezioni in favore di Dmitrij Tasoev. Il presidente dell'Ossezia del Nord Tajmuraz Mamsurov, i rappresentanti dello MČS [9] e delle VDV [10] russi e alcuni deputati della Duma di Stato della Federazione Russa hanno dichiarato di sostenere la candidatura di Anatolij Bibilov [11]. E l'allenatore della nazionale russa di lotta libera, a cui è stata rifiutata la registrazione alle elezioni, Džambolat Tedeev ha dichiarato di sostenere Alla Džioeva [12].

Nota della redazione: vedi anche le notizie "Tre sostenitori di Džioeva picchiati in Ossezia del Sud", "Valerij Tedeev [13] esige l'annullamento della registrazione di Georgij Kabisov [14] come candidato alla presidenza dell'Ossezia del Sud", "Sergej Chajkin, direttore dell'Istituto di Marketing Sociale: gli elettori in Ossezia del Sud perdono l'orientamento per il gran numero di candidati alla presidenza".

Autore: Marija Kotaeva; fonte: corrispondente del "Kavkazskij uzel"

"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/195503/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)


Note

[1] Central'naja Izbiratel'naja Komissija (Commissione Elettorale Centrale)

[2] Parte della Moldavia al di là del fiume Dnestr (da cui il nome) autoproclamatasi indipendente con l'appoggio delle Russia.

[3] Per semplicità uso la traslitterazione russa.

[4] Alla russa (vedi nota precedente). In genere si usa la forma Tskhinvali.

[5] "Russia-Notizie", canale all news.

[6] "Eco del Caucaso", sorta di filiale caucasica di Radio Free Europe.

[7] "Notizie Georgia", agenzia di informazioni georgiana.

[8]Ajvar Bagratovič Bestaev, noto chirurgo.

[9] Ministerstvo Črezvyčajnych Položenij (Ministero delle Situazioni di Emergenza), ente con compiti analoghi alla nostra Protezione Civile, ma militarizzato.

[10] Vozdušno-Desantnye Vojska (Truppe Scelte Aviotrasportate).

[11] Anatolij Il'ič Bibilov, generale, capo dell'equivalente dello MČS dell'Ossezia del Sud.

[12] Alla Aleksandrovna Džioeva, ministro della Pubblica Istruzione dell'Ossezia del Sud non ancora "indipendente".

[13] Valerij Kazbekovič Tedeev, ministro della Difesa dell'Ossezia del Sud non ancora "indipendente".

[14] Georgij Sergeevič Kabisov, capo del Comitato Statale (ex ministero) per le Informazioni e le Comunicazioni.

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