I partecipanti alla manifestazione nel viale Sacharov a Mosca sono intenzionati a radunarsi di nuovo a febbraio
25dicembre 2011, 23.32
La leadership del paese ha sentito la voce della gente che a dicembre ha manifestato a Mosca contro i risultati ufficiali delle elezioni alla Duma di Stato, ma la reazione delle autorità è stata "debole e poco risoluta", ritengono i partecipanti alle azioni di protesta nella capitale russa.
Come ha riferito "Kavkazskij uzel", sabato 24 dicembre nel viale Sacharov nella capitale russa si è svolta una massiccia manifestazione di protesta di coloro che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni parlamentari. Secondo i dati degli organizzatori, alla manifestazione a Mosca in questo giorno sono andate oltre 130 mila persona, secondo i dati della GUVD [1] al massimo 30 mila. La manifestazione si è svolta con un'alta concentrazione di agenti di polizia. Nella piazza Turgenevskaja [2] su entrambi i lati ci sono apparecchiature speciali della polizia, cellulari e anche ambulanze del "Pronto Soccorso". Secondo le osservazioni del corrispondente di "Kavkazskij uzel", alla manifestazione del 10 dicembre in piazza Bolotnaja non ce n'erano così tanti – stavolta i cellulari vanno dalla stazione del metro "Turgenevskaja" al ministero dell'Agricoltura [3].
Nella risoluzione dell'ennesima manifestazione, tenutasi il 24 dicembre nel viale Sacharov, sono comparsi altri due punti: se nel corso del mese di gennaio il potere non darà ascolto alle richieste dei manifestanti, gli organizzatori delle manifestazioni hanno promesso di riportare la gente per le strade della capitale a febbraio.
Il'ja Ponomarëv, deputato della Duma di Stato per il partito "Russia Giusta" [4], uno degli organizzatori della manifestazione nel viale Sacharov, conta sul fatto che le richieste dei partecipanti all'azione del 24 dicembre saranno sentite e accolte.
"Sul fatto che questa azione avrà un risultato non ho dubbi, – dice Ponomarëv. – Testimonianza di ciò è la reazione del presidente Medvedev e del primo ministro Putin alla manifestazione che si è svolta il 10 dicembre in piazza Bolotnaja [5]. E' stata debole e poco risoluta, ma si è visto precisamente che l'azione ha fatto impressione".
"Il potere contava sul fatto che alla manifestazione in piazza Bolotnaja non sarebbe andato nessuno"
Il potere, secondo Il'ja Ponomarëv, contava sul fatto che alla manifestazione in piazza Bolotnaja non sarebbe andato nessuno. "Nel viale Sacharov di gente ce n'era il triplo che in piazza Bolotnaja, – continua il deputato. – Questo ci da il fondamento per contare sul fatto che le semplici e comprensibili richieste di questa manifestazione – la liberazione dei prigionieri politici, un nuovo conteggio dei voti, l'approvazione di una nuova legislazione elettorale e infine nuove elezioni con una nuova composizione dei partecipanti – saranno sentite e accolte dal potere".
La manifestazione di febbraio, secondo uno dei leader dell'opposizione Boris Nemcov, si svolgerà all'insegna dello slogan "Non faremo entrare Putin al Cremlino". "Inoltre verificheremo come a gennaio accoglieranno le richieste dell'attuale manifestazione, – continua il politico. – Se non lo faranno, neanche Čurov [6] aiuterà Putin".
Nemcov sottolinea che, nonostante la presenza alle manifestazioni di gente di varie opinioni politiche, le azioni di protesta si svolgono pacificamente. "Qui sono presenti persone di vario temperamento, non di meno ci teniamo per mano. Anche i poliziotti si tengono per mano", – nota il co-presidente del partito "Solidarietà" [7].
"Qui sono presenti persone di vario temperamento, ma ci teniamo per mano. Anche i poliziotti"
Nemcov ritiene che in Russia ci sia una "legislazione repressiva" riguardante le elezioni presidenziali: "Putin ha ammesso là solo candidati maneggevoli, perciò chiediamo che sia cambiata la legge sulle elezioni perché l'opposizione possa essere ammessa alle elezioni e allora sarà portato avanti un candidato unico".
Michail Kas'janov, co-presidente del partito di libertà popolare "ParNaS" [8] indica il carattere pacifico delle azioni di protesta svoltesi a Mosca. "Non vogliamo la rivoluzione, il caos e le sommosse – vogliamo una trasformazione pacifica: facciamo tornare la situazione del paese nell'alveo costituzionale, – dice Kas'janov. – Il regime inganna tutti: non solo i liberali, ma anche i nazionalisti, la gente di sinistra e quella di destra. Perciò nel viale Sacharov sono giunti cittadini che mai avevano partecipato prima a simili iniziative".
Secondo Kas'janov, il movimento di protesta durerà "finché la ragione non avrà il sopravvento". "Questa è la mia posizione di principio, – sottolinea il co-presidente del partito "ParNaS". – Se Putin non reagirà a ciò che avviene oggi o reagirà minimamente come Medvedev, che ha detto "Vi sentiamo", ciò non andrà bene. Questa è una posizione altezzosa, superba, cinica. Chiediamo un reale dialogo".
"Ancora un passo o due e il potere siederà al tavolo delle trattative"
Michail Kas'janov è convinto che il potere senta le richieste di quelli che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni parlamentari, ma non capisca la serietà delle intenzioni dei cittadini. "Ancora un passo o due e il potere siederà al tavolo delle trattative e potremo pacificamente riavere tutti gli strumenti per influenzare il potere", – ritiene.
Kas'janov chiama l'attuale situazione nel paese "crisi di sistema". Perché si risolva, secondo il politico, è indispensabile che nel gennaio 2012 si elabori una nuova legislazione sulle elezioni del presidente e dei deputati della Duma di Stato. "Le elezioni del presidente russo vanno portate dal 4 marzo ad aprile e nel dicembre 2012 vanno tenute le nuove elezioni parlamentari, – dice. – E' necessaria una massiccia riforma politica – in questo caso la crisi di sistema nel paese si risolverà".
L'oppositore inguscio Magomed Chazbiev è giunto apposta dall'Inguscezia a Mosca per prender parte alla manifestazione. "Non è un segreto per nessuno che l'Inguscezia per prima nel paese abbia alzato la voce contro il potere corrotto, – dice Chazbiev. – I miei compagni di lotta – Mušarip Aušev [9], Magomed Evloev [10] – hanno indetto azioni di protesta, hanno condotto gente alle manifestazioni, hanno ottenuto cambiamenti nella leadership".
"Qui per simili azioni possono incarcerare per 15 giorni, ma da noi uccidono"
Quello che ora avviene in tutta la Russia, e tra l'altro in Inguscezia, secondo Chazbiev, dura già da quattro anni. "Solo che qui li chiamano "farabutti e ladri" e da noi "banditi e terroristi", p – ha dichiarato al corrispondente di "Kavkazskij uzel". – Qui per simili azioni possono incarcerare per 15 giorni, ma da noi possono uccidere per questo".
Il noto avvocato russo, membro della Camera Sociale [11] della Federazione Russa, osservatore sociale per lo svolgimento della manifestazione nel viale Sacharov Anatolij Kučerena sottolinea l'alto livello di organizzazione dell'iniziativa. "Non guarderei a questo come a un merito personale, – dice. – Questo è merito comune degli organizzatori, della polizia e degli osservatori sociali".
Il carattere pacifico di svolgimento di simili iniziative, secondo Kučerena, dice che in Russia appare una cultura di svolgimento delle manifestazioni. "Vediamo come avviene in altri paesi e per noi è molto importante che in Russia le persone che non sono d'accordo su qualcosa possano venire ed esprimersi. Nonostante la polarizzazione delle opinioni espresse – anche per questo si svolgono le manifestazioni – tutto va avanti normalmente", – dice.
"L'alto livello di svolgimento dell'azione è un merito comune degli organizzatori, della polizia e degli osservatori sociali"
Insieme a ciò che sottolinea Kučerena bisogna constatare che non tutti hanno ottenuto la possibilità di esprimersi. "Mi si sono avvicinate delle persone e si sono lamentate che non gli ho permesso di esprimersi. In futuro bisognerà elaborare un sistema tale che ognuno che lo desideri possa andare sul palco ed esprimersi", – ha notato.
Le azioni di protesta del 24 dicembre contro i brogli alle elezioni erano state programmate in tutta la Russia, tra cui una serie di città dello JuFO [12] e dello SKFO [13. Nel Sud della Russia le manifestazioni di quelli che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni alla Duma di Stato della Federazione Russa si sono svolte senza incidenti. Nelle città dello JuFO il numero dei partecipanti alle manifestazioni era calcolabile in centinaia. Le manifestazioni di protesta nelle regioni dello SKFO sono state poco numerose e in alcune città non hanno avuto luogo.
Ricordiamo anche che le azioni di protesta continuano in tutta la Russia già da tre settimane. Così il 5, 6 e 7 dicembre a Mosca e a San Pietroburgo hanno avuto luogo azioni di massa, i cui partecipanti hanno espresso una protesta contro i risultati ufficiali delle elezioni della Duma che hanno avuto luogo il 4 dicembre. Il 10 dicembre ci sono state a Mosca, a San Pietroburgo e in altre città russe, tra cui Krasnodar, Soči, Rostov sul Don, Volgograd, Astrachan', Pjatigorsk [14], Machačkala [15]. Dopodiché manifestazioni, picchetti e altre azioni di protesta si sono svolte a Mosca, Rostov sul Don, Machačkala, Novorossijsk, Stavropol' [16], Astrachan', Majkop [17], Soči e altre città del paese.
L'11 dicembre il presidente russo Dmitrij Medvedev nella sua pagina nella rete Facebook ha commentato le manifestazioni che si sono svolte. Il presidente ha espresso disaccordo con gli slogan delle azioni di protesta, tuttavia ha notato tra l'altro che ha dato ordine di verificare le notizie di violazioni della legislazione sulle elezioni giunte dai seggi elettorali. I rappresentanti dei partiti di opposizione hanno espresso delusione per la reazione del presidente Medvedev.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "A Rostov sul Don si è svolta la manifestazione di quelli che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni parlamentari", "In Daghestan il 21 dicembre si svolgerà una manifestazione di quelli che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni organizzata dal KPRF [18] ", "In Daghestan sono cominciati gli interrogatori sui casi di violazioni nel corso delle elezioni alla Duma di Stato", "A Stavropol' alla manifestazione "Per elezioni regolari" sono andate circa 300 persone".
Autore: Elena Chrustaleva; fonte: corrispondente del "Kavkazskij uzel"
"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/198286/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note
[1] Glavnoe Upravlenie Vnutrennich Del (Amministrazione Centrale degli Affari Interni), in pratica la polizia.
[2] Piazza del centro di Mosca dedicata allo scrittore Ivan Sergeevič Turgenev in cui sbocca il viale Sacharov.
[3] Come dire da un capo all'altro del lunghissimo viale Sacharov.
[4] Partito di orientamento socialdemocratico.
[5] "Del Pantano" (è in una zona un tempo paludosa presso la Moscova), piazza del centro di Mosca.
[6] Vladimir Evgen'evič Čurov, capo della Commissione Elettorale e "gran garante" dei brogli di Putin.
[7] Partito che si ispira alla Solidarność polacca.
[8] PARtija NAodnoj Svobody (Partito di Libertà popolare), partito di orientamento socialdemocratico. Parnas significa "Parnaso".
[9] Attivista dell'opposizione.
[10] Magomed Jach'jaevič Evloev, avvocato, giornalista e attivista per i diritti umani, arrestato e ucciso "casualmente" nel 2008.
[11] Organismo intermedio tra gli organismi politici e la società, privo di qualsiasi potere reale.
[12] Južnyj Federal'nyj Okrug (Circondario Federale del Sud).
[13] Severo-Kavkazskij Federal'nyj Okrug (Circondario Federale del Caucaso del Nord).
[14] Tutte città della Russia meridionale.
[15] Capitale del Daghestan.
[16] Novorossijsk e Stavropol' sono nella Russia meridionale.
[17] Capitale della Karačaevo-Circassia.
[18] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).
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