A chi il tubo [1]?
Il deputato della Rada [2] Hryhorij Omel'čenko chiede che si rinvii a giudizio il primo ministro russo per l'accordo sul gas del 2009
14.02.2012
Nel preambolo si dichiara anche così: "Sull'avvio del procedimento penale, l'arresto e l'incriminazione del primo ministro della Federazione Russa Vladimir Putin per aver causato un danno significativo alla sicurezza economica e nazionale dell'Ucraina, cosa che ha creato una reale minaccia alla sovranità statale dell'Ucraina e per essere stato complice del reato per il compimento del quale è stata condannata Julija Tymošenko".
Il generale di brigata del Servizio di Sicurezza dell'Ucraina, Eroe dell'Ucraina e deputato Hryhorij Omel'čenko non ha mai dato peso ai particolari nello smascherare la mafia locale e i corrotti. Per varie sedute consecutive della Rada ha lottato con Leonid Kravčuk [3], Leonid Kučma [4] e il presidente Vladimir Litvin, è stato a capo di molte commissioni di inchiesta. Purtroppo la maggior parte delle volte i casi clamorosi si sono conclusi senza risultati.
Al tempo del Majdan [5] Hryhorij Emel'janovyč, maestro di combattimento corpo a corpo, non si allontanava da Julija Tymošenko, designandosi per il ruolo di bodyguard-consigliere. Ma nell'ottobre 2009 lasciò il partito "Patria" e fu escluso dal gruppo BJuT [6]. I membri del BJut lo chiamarono "killer politico". Studiando il partito dall'interno, Omel'čenko fece una scoperta: intorno alla leader – ladri su ladri! Ed ecco che il parlamentare adesso fuori dai gruppi, candidato in Scienze Giuridiche, dopo aver analizzato gli avvenimenti che hanno portato Julija Tymošenko dietro le sbarre, propone di incarcerare anche qualcuno del Cremlino…
Omel'čenko ha ricordato le trattative notturne di Tymošenko e Putin il 17 gennaio 2009 a Mosca, "tra l'altro anche a porte chiuse, faccia a faccia, per più di tre ore". Poi, dice, i premier andarono dai giornalisti e dichiararono che "avevano raggiunto la comprensione reciproca lungamente attesa…" Nei mezzi di informazione di massa filtrò la notizia che "in cambio della firma di accordi sul gas iniqui nei confronti dell'Ucraina V. Putin avrebbe promesso a Ju. Tymošenko di appoggiarla alle elezioni presidenziali e distruggere tutto il materiale criminale compromettente su di lei conservato negli archivi dello FSB [7] russo".
Secondo il deputato, la Procura Generale dell'Ucraina ha ignorato il principio dell'uguaglianza di tutti davanti alla legge e non ha dato un'adeguata valutazione giuridica alle azioni di Vladimir Putin, "che di fatto ha istigato Ju. Tymošenko con vari mezzi, non escluso il ricatto…" Cosicché va corretta la posizione – il primo ministro della Federazione Russa va dichiarato ricercato a livello internazionale, incarcerato e incriminato per un abuso di potere che ha avuto pesanti conseguenze per l'Ucraina (comma 2 dell'art. 364 del Codice Penale) e per l'istigazione nei confronti di un'alta carica ad abusare dei propri poteri (comma 4 dell'art. 27, comma 3 dell'art. 365 del Codice Penale ucraino).
"La mancata incriminazione del primo ministro della Federazione Russa V. Putin come complice di un reato, per il compimento del quale è stata riconosciuta colpevole e condannata Ju. Tymošenko, mette gravemente in dubbio la legalità e la giustizia della sentenza del tribunale del quartiere Pečerskyj della città di Kiev dell'11 ottobre 2011. In tali circostanze la sentenza è soggetta a cancellazione, il procedimento penale a un rinvio a nuove indagini e Ju. Tymošenko all'immediata scarcerazione".
Hryhorij Omel'čenko ha inviato un'interrogazione parlamentare di contenuto analogo anche al presidente Janukovič. Questi la valuterà, penso…
Ol'ga Musafirova, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/51046.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] "Komu truba?" significa letteralmente "a chi il tubo?", ma è anche e soprattutto un'espressione idiomatica che sta per "chi è spacciato?".
[2] Il parlamento ucraino.
[3] Leonid Makarovič Kravčuk, primo presidente dell'Ucraina indipendente.
[4] Leonid Danylovič Kučma, successore di Kravčuk.
[5] Majdan Nezaležnosti (Piazza Indipendenza), piazza principale di Kiev, luogo simbolo della rivolta popolare "arancione".
[6] Blok Julii Tymošenko (Blocco Julija Tymošenko).
[7] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
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