22 ottobre 2013

L'attentato di Volgograd, le prossime Olimpiadi invernali e la Russia di Putin

La stabilità minata a Volgograd

Gli esperti avvertono: il numero di atti terroristici con l'avvicinarsi dell'Olimpiade crescerà

In conseguenza di un atto terroristico su un autobus cittadino di Volgograd sono morte 5 persone e 27 sono rimaste ferite. Come riferisce l'ITAR-TASS citando il Centro per la medicina degli incidenti gravi, otto feriti si trovano in rianimazione e lo stato degli altri è valutato di medio e lieve stato di gravità. Tra questi un bambino dell'età di 1 anno e 8 mesi ha subito una commozione cerebrale. Sul luogo dell'accaduto sono stati trovati resti di esplosivo. Come riferisce il Comitato Inquirente, un procedimento penale è stato avviato sulla base di tre articoli: il comma 3 dell'art. 205 del Codice Penale della Federazione Russa (atto terroristico), il comma 2 dell'art. 105 del Codice Penale della Federazione Russa (omicidio) e dell'art. 222 del Codice Penale della Federazione Russa (traffico illegale di armi). Secondo dati preliminari, il crimine è stato compiuto dalla 30enne nativa del Daghestan Naida Achijalova, compagna del membro di un gruppo terroristico di Machačkala Dmitrij Sokolov. Secondo le informazioni degli inquirenti, Achijalova è salita alla fermata "Lesobaza" [1] e praticamente subito nell'abitacolo è risuonata un'esplosione.

L'atto terroristico compiuto non è il primo negli ultimi tempi nella regione di Volgograd. Il 7 agosto di quest'anno alle 2.30 di notte si verificò un'esplosione presso un vano di servizio del battaglione distinto della DPS [2] di Volgograd. Due ore dopo un ordigno esplosivo fu trovato nel posteggio di servizio del battaglione del DPS del quartiere Vorošilovskij della città. Allora nessuno rimase ferito.

Il 26 aprile 2011 (anche qui ci se la cavò senza vittime) si verificò un'esplosione presso l'edificio della GIBDD [3] cittadina e presso l'Accademia del Ministero degli Interni furono trovati due pacchetti di esplosivo, che si riuscì a disinnescare in tempo. Nel 2012 il tribunale riconobbe come imputato Mussa Jasulov, che insieme al suo complice Andrej Antonov nel 2011 voleva organizzare atti terroristici per la festa del 9 maggio. Com'è detto nella conclusione delle indagini, "sulla base dell'odio ideologico e dell'inimicizia per le persone che non si attengono alla professione di fede musulmana radicale".

Alle notizie di atti terroristici nel Caucaso del Nord, soprattutto in Daghestan e in Inguscezia, la società è purtroppo abituata. La notizia di un atto terroristico con vittime a Volgograd costringe ancora una volta a riflettere su quanto sia vicina la vittoria sul terrorismo, di cui parlano tanto dalle alte tribune.

Non è escluso che gli atti terroristici continueranno anche oltre. Infatti ben presto a Soči dovranno aprirsi i Giochi Olimpici Invernali e i leader dello stato vogliono usare questo motivo per mostrare a tutto il mondo con quali passi da sette leghe si sviluppa il paese sotto la loro sensibile amministrazione. La grande agitazione per il fuoco olimpico non è affatto casuale.
Ma che sarà se agli appelli di alcuni politici dell'Occidente a boicottare l'Olimpiade a causa di certe persecuzioni della comunità LGBT si aggiungeranno le conclusioni dei dipartimenti ufficiali degli stati sul fatto che in Russia non si è al sicuro? Evidentemente questo significherà il crac totale di tutte le illusioni delle nostre élites.

Sarà ancora peggio se gli atti terroristici si verificheranno durante la stessa Olimpiade. Sì, forse nella stessa Soči "non passerà una mosca". Ma è difficile immaginare come si svolgerà la festa sportiva sullo sfondo del lutto nazionale a causa di esplosioni in altre città.

Allo stesso tempo, nonostante l'importanza per il nostro potere della lotta al terrorismo, forze significative dei servizi segreti continuano ad andare a controllare gli attivisti politici. Non è un segreto che a Mosca un enorme numero di persone con le mostrine sotto i cappotti da civili vanno alle manifestazioni dell'opposizione, riprendono con le telecamere le persone che arrivano o semplicemente ascoltano conversazioni di estranei in vari caffè. Naturalmente questi agenti, che ricevono uno stipendio di denaro pubblico, non possono concentrare gli sforzi sulla garanzia della sicurezza dei comuni cittadini.

Come ritiene il direttore della Fondazione nazionale anticriminale e antiterroristica Viktor Kulikov, l'esplosione a Volgograd ha mostrato il lavoro insufficiente dei servizi segreti e delle forze dell'ordine per la prevenzione dei crimini:

Certo, bisogna aspettare l'analisi definitiva dell'accaduto. Ma è importante il fatto stesso che si sia verificato un attentato nella Russia centrale, lontano dalle operazioni antiterroristiche nel Caucaso del Nord. I guerriglieri, essendo cittadini della Federazione Russa, hanno la possibilità di spostarsi liberamente per il paese e si sentono al sicuro. E il territorio di Krasnodar, la zona di Stavropol', la regione di Rostov, la regione di Volgograd si trovano nelle immediate vicinanze del Caucaso. Posso pienamente supporre che i guerriglieri possano usare questi posti come una qualche base per i propri nascondigli e depositi di armi e perfino per l'addestramento dei membri delle bande. Perciò anche in queste regioni è necessario un lavoro. E' necessario avere agenti, infiltrarsi nei gruppi terroristici e altre misure per la prevenzione degli atti terroristici.

"SP": – Cosa succederà se inizieranno atti terroristici in diverse città durante l'Olimpiade?

Non vorrei pensare così. Spereremo che i nostri organi svolgano un lavoro adeguato e cerchino di non permettere un simile scenario.

"SP": – C'è la possibilità di prevenire tale sviluppo degli eventi?

In primo luogo è necessaria una profilassi. Garantire la sicurezza delle grandi città è molto complesso, non si possono controllare tutte contemporaneamente. Non bastano gli agenti del Ministero degli Interni, né dello FSB [4], né della procura. Sono necessarie, prima di tutto, le informazioni investigative. Raccoglierle, reagire ad esse.

L'ex capo dell'unità antiterroristica dello FSB della Federazione Russa Aleksandr Gusak ritiene che nella realtà politica contemporanea evitare nuove vittime di atti terroristici sarà molto complesso:

Penso che non si possano bloccare tutte le possibilità per compiere un atto terroristico. E' semplicemente impossibile. Bisogna che tutto il paese lavori solo per bloccare i canali. A mio parere è necessario che lo stato cambi integralmente politica e non solo che la nostra leadership gonfi qualche "bolla di sapone".

Mi sembra che nella misura in cui ci si avvicina all'Olimpiade a Soči, gli atti terroristici continueranno. Per, come si dice, "scuotere la barca", compromettere l'evento sportivo.

"SP": – Come si possono non permettere esplosioni nel paese prima e durante l'Olimpiade?

Penso che sia impossibile. Nel campo terroristico capiscono che nelle città più difese si deve dare un colpo nei luoghi più imprevisti. Infatti questo angoscia più di tutto i cittadini.
Qui bisogna immaginarsi il pensiero dei criminali. E' spiacevole anche che le forze dell'ordine ora abbiano sbagliato, non abbiano ricevuto in tempo informazioni di avvertimento.

"SP": – Si può seguire la pista di un sospetto membro di una banda?

Nel caso attuale hanno lavorato male il Ministero degli Interni e lo FSB a Volgograd. Prima di seguire una persona o punirla, è necessario ricevere informazioni di avvertimento. Per questo deve lavorare l'organico investigativo. Ma ci dev'essere anche una comprensione generale di questa minaccia. Infatti l'investigatore non può abbracciare tutti i problemi da solo, senza la presenza di agenti e l'aiuto dei cittadini. Da solo l'investigatore non può fare nulla.

E' necessario eliminare le cause sociali del terrorismo, bisogna cambiare la politica sociale. Allora l'attività terroristica si spegnerà da sola.

"SP": – Alcuni fanno attenzione al fatto che gli agenti dei servizi segreti perdono molte forze seguendo gli attivisti politici.

Mi sembra che si sia verificato un riorientamento dall'attività terroristica alla cosiddetta attività "estremista". Il potere teme qualche enunciato estremista più degli atti terroristici. Per qualche motivo ritengono che per loro questo sia più importante.
Andrej Ivanov, "Svobodnaja Pressa", http://svpressa.ru/society/article/76148/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] "Complesso per la Lavorazione del Legname".

[2] Dorožno-Patrul'naja Služba (Servizio di Pattuglia Stradale).

[3] Gosudarstvennaja Inspekcija po Bezopasnosti Dorožnogo Dviženija (Ispettorato Statale per la Sicurezza del Traffico Stradale), in pratica la Stradale russa.


[4] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.

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