19 giugno 2008

"Don't worry, be happy"???

Spero che tra chi legge non ci sia chi crede ancora alla storiella del suicidio di "Mr. Don't-Worry-Be-Happy" Bobby McFerrin, che, com'è noto, è ancora vivo, vegeto e ottimista. Però su questa "leggenda metropolitana" si può leggere qualcosa di interessante scritta di una notissima "debunker", Barbara Mikkelson di Snopes (la traduzione e le note sono anche stavolta opera mia):

L’inno allo star bene del 1988 “Don't Worry, Be Happy” trasformò un artista di talento in un nome familiare, collezionando premi Grammy come “canzone dell’anno” e “disco dell’anno” e ottenendo il riconoscimento come “miglior voce maschile pop” a Bobby McFerrin. Servì anche a spargere una voce destinata a vivere a lungo: verso il 1992 girava voce che l’uomo che aveva composto e cantato questa canzoncina saltellante aveva mancato di seguire il proprio consiglio e si era invece ucciso.

In genere queste voci non specificavano, asserivano senza dettagli che “si era suicidato”, ma qualche volta veniva fornito il dettaglio aggiuntivo che si era sparato. La storia era soltanto ironica e perciò molto amata: l’uomo che aveva canticchiato “In every life we have some trouble, but when you worry you make it double” [1] alla fine non aveva potuto reggere ciò che aveva rifilato agli altri. Quelli che avevano sentito quel motivo troppo spesso durante periodi difficili delle loro vite trovarono un certo conforto in questo, perché, come chiunque soffra di depressione può dirvi, superarla richiede ben di più della mera adozione di un atteggiamento alla Pollyanna.

Eppure la storia non era vera. Per quanto sia sceso dalle vette musicali che raggiunse nel 1988, Bobby McFerrin è del tutto con noi e si esibisce regolarmente sia come solista sia come direttore d’orchestra. Le voci sul suo suicidio si adattano a un modello stabilito di celebrità che sono divenute icone della cultura tanto per i loro personaggi gentili e allegri quanto per le loro capacità e che hanno nascosto furtivamente odiosi segreti totalmente in contrasto con queste facce sorridenti o sono morte in conseguenza di questi. In questa categoria troviamo Steve di Blue's Clues [2] e il Jared Fogel di quegli interminabili spot di Subway [3], che si sarebbero uccisi in svariati modi, ma anche il cantante John Denver e il presentatore di uno show per bambini Mr. Rogers [4], di cui si dice che siano stati per un tempo tiratori scelti [5]. Ci piace cercare il lato oscuto e godiamo nel trovarlo, fino al punto di aggrapparsi allegramente a voci completamente su persone percepite come Goody Two-Shoes [6].

Comunque la falsa voce sul “suicidio di Bobby McFerrin” ha veramente una corrispondenza nella realtà. Il 10 febbraio 1942 l’uomo che nel 1915 scrisse la musica di “Pack Up Your Troubles in Your Old Kit Bag and Smile, Smile, Smile” [7] si tolse la vita. Indossando l’uniforme della milizia volontaria di Peacehaven [8], l’ex sergente dell’esercito britannico Felix Powell si sparò nel cuore con il proprio fucile.

Barbara “canto del cigno” Mikkelson


Note

[1] “In ogni vita abbiamo problemi, ma se ti preoccupi li raddoppi”.

[2] “Blue’s Clues” (qualcosa come “Le pensate di Blue”) era un programma televisivo per bambini del canale televisivo via cavo americano “Nickelodeon” condotto dall’intrattenitore Steve Burns.

[3] L’uomo immagine della catena di fast food americana Subway era tal Jared Fogle, che sosteneva di essere dimagrito di oltre 100 chili grazie a una dieta a base di panini Subway.

[4] Fred Rogers, che condusse per oltre trent’anni un famoso programma televisivo americano per bambini.

[5] Sottintendendo che dopo il congedo dall’esercito si sarebbero “messi in proprio” facendo i killer.

[6] Goody Two Shoes (qualcosa come “Donna Due Scarpe”) è un personaggio di un racconto popolare americano analogo a “Cenerentola”. L’espressione Goody Two Shoes designa però persone buone in modo affettato e fastidioso e può essere anche sinonimo di “ipocrita”.

[7] “Impacchetta i tuoi guai nella tua vecchia borsa per gli attrezzi e sorridi, sorridi, sorridi”, canzone di tono estremamente ottimista molto popolare al tempo della I Guerra Mondiale.

[8] Piccolo insediamento sulla costa meridionale inglese.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo che la gente è proprio maligna...

Che chiaccheroni!

Matteo Mazzoni ha detto...

@vanvera: non si tratta solo di malignità e pettegolezzi... Il punto è che certa "bontà" appare ipocrita o perlomeno fastidiosa e si cerca in qualche modo di vendicarsene... Giustamente l'autrice notava che sostenere che si possa superare gravi difficoltà canterellando "Don't worry, be happy" sia quasi offensivo e che far fuori simbolicamente Bobby McFerrin fosse per qualcuno una rivolta abbastanza comprensibile...

Anonimo ha detto...

Ma quanto sarà deficiente la gente? No dico, ci rendiamo conto?

Invece di impegnarsi nell'essere persone di bontà ci si vuol vendicare????

Totalmente inconcepibile ma quel che peggio è l'illogicità!

Credevo di essere un mulino e invece mi ritrovo Don Chisciotte!

Ma non lascierò perdere, non ci penso neanche!!!

Se dicessi che ho un rapporto "particolare" con la musica sarebbe come raccontare le nozze del nonno.

Ti posso dire che in vari periodi di difficoltà, alzarmi la mattina e come prima canzone sentire "don't worry ecc" mi ha sempre portato una gran fortuna!

L'ho sentita Giovedì scorso e infatti mi trovo a vivere un momento di ostacoli personali, ma ti dirò che sono abbastanza tranquilla!

Addirittura con l'esperienza ho imparato a distinguere cosa significa una canzone e cosa un'altra.

Suggestione? Pazzia?

Spero la seconda... :)

Ps: vuoi sapere cosa ho sentito oggi? Stamattina quella della soddisfazione dei rotoli, e tornando a casa C'è chi dice NO!
Chissà cosa significano?

Anonimo ha detto...

lascerò.

Inorridisco e chiedo scusa per la i

Matteo Mazzoni ha detto...

@rosadimaggio: può darsi che "Don't worry, be happy" ti sia d'aiuto, ma a molti un ottimismo così facilone suona un po' falso, quasi una presa in giro... Va da se che questa non è una buona ragione per far fuori il buon Bobby McFerrin... Neanche per finta...

@venia: non c'è problema... Gli errori veramente gravi non sono quelli di ortografia...

Anonimo ha detto...

Abbi pazienza, come fa l'ottimismo ad essere falso?

Non capisco.

Essere una persona ottimista =

una persona che cerca di vivere in maniera fiduciosa e si aiuta con pensieri positivi.

Essere una persona pessimista=

un masochista

Mi sembra chiaro che, se mentre una persona sta affogando ed è allo stremo delle forze, un'altra che non sa nuotare gli canticchia "Don't worry be happy" può essere interpretata come una presa in giro...

Matteo Mazzoni ha detto...

@rosadimaggio: quello che volevo dire in realtà è quello che hai detto tu nell'ultima frase... Ma in effetti mi pare che l'autrice di quel pezzo faccia un distinguo tra le persone che hanno gravi problemi e forse trovano irritante la faciloneria di Bobby McFerrin e i maligni che cercano di gettare fango sui "buoni" (ma anche qui emerge una certa comprensione per chi è infastidito da certa bontà affettata, se non ipocrita)...

Anonimo ha detto...

Ho una discreta antipatia per i miei errori ortografici ma sono l'unica che ha il diritto di contestarli, in effetti.

Per tutti gli altri tipi di errori, bè, non essere troppo severo con te stesso...