31 maggio 2009
E se, mentre si moltiplicano le province che dovrebbero sparire, comparisse la regione che non c'è?
L'Italia centro-settentrionale con la regione che non c'è, la Lunezia
La Lunezia
La bandiera della Lunezia
La storia della Lunezia, la "regione che non c'è", mi ha sempre incuriosito. Forse non si vedrà mai la regione che sconvolgerebbe la geografia dell'Italia centro-settentrionale, riducendo le dimensioni di Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. Resta il fatto che molti spezzini, massesi, carraresi (ma essi stessi dicono "carrarini"), parmigiani, piacentini e mantovani, oltre a parte degli abitanti delle province di Cremona e Lucca sentono di avere un patrimonio storico e culturale comune e una posizione marginale nelle regioni di appartenenza. Di certo, per quel che posso vedere più vicino a me, a Massa si sentono lontani da Firenze e soprattutto sentono Firenze lontana da loro. E parlano un dialetto poco "toscano"... Un esempio spiritoso:
"A sian de Massa" (autore ignoto)
Per notizie più serie sulla questione luneziana, si può dare un' occhiata al portale ufficiale e alla voce Lunezia di Wikipedia, da cui ho tratto le immagini...
30 maggio 2009
29 maggio 2009
Fermate il mondo...
Autori: Verde - Canfora
Interpretata da: Joe Sentieri - Johnny Dorelli
Fermate il mondo
stasera voglio scendere
dove il tempo non c'è
il sole l'incendiò
più vicino alle stelle
più lontano da te.
Fermate il mondo
stasera voglio scendere
dove tu non potrai
raggiungermi mai più
più vicino alle stelle
più lontano da te.
Solo per le spiagge del cielo
verso un orizzonte che non so
senza voltarmi indietro
senza gridarti addio.
Fermate il mondo
stasera voglio scendere
su uno scoglio lassù
e correre nel blu
più vicino alle stelle
più vicino alle stelle
più vicino alle stelle
più lontano da te.
Dove tu non potrai
raggiungermi mai più
più vicino alle stelle
più lontano da te.
Solo per le spiagge del cielo
verso un orizzonte che non so
senza voltarmi indietro
senza gridarti addio.
Fermate il mondo
stasera voglio scendere
su uno scoglio lassù
e correre nel blu
più vicino alle stelle
più vicino alle stelle
più vicino alle stelle
più lontano da te.
http://www.pisciotta.net/CD/Sanremo%20Gli%20Anni%20D%27oro/Vol.2/15%20Fermate%20il%20mondo.mp3
28 maggio 2009
Come ha scritto Orwell, chi controlla il passato, controlla il futuro...
La separazione della verità dal vero [1] |
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Di cosa si occuperà la Commissione per la lotta ai tentativi di falsificazione della storia, di cui fanno parte veri professionisti: il capo di Stato Maggiore, il vice ministro della Giustizia, il capo dell'amministrazione dello FSB [2]
Il presidente fa la storia (nel senso che la conduce). Ma questi la guida ancora come primo funzionario. Perché questo sia efficace, presso di lui è stata creata la Commissione per la lotta ai tentativi di falsificazione della storia ai danni degli interessi della Russia. E' chiaro che il presidente non deve permettere un “danno agli interessi”. Ma cosa opera a favore degli interessi e cosa a loro danno, si può trattare diversamente, perfino in modo diametralmente opposto. E intorno a tale questione già da due anni si discute animatamente [3], a cominciare dalla memorabile conferenza teorico-pratica panrussa (giugno 2007) “Sulle attuali questioni dell'insegnamento della storia contemporanea e della sociologia nella scuola”. Allora i sussidi per l'insegnante sul corretto insegnamento della storia corretta furono presentati dal ministro dell'Istruzione e della Scienza Andrej Fursenko e dal primo vice capo dell'amministrazione presidenziale Vladislav Surkov. E poi i partecipanti furono portati a Novoogarëvo [4] all'incontro con Putin, dove questi ha spiegato agli insegnanti che “a dirla delicatamente, per una contraddittoria visione dei fatti” è giunta la fine, così come per quei manuali che sono stati scritti grazie a contributi dall'estero. Vladimir Vladimirovič si lamentò del fatto che gli autori che lavorano grazie a contributi “eseguono la polka che ordina chi paga”. Da allora nella storia si è preso ad andare a ritmo di kamarinskaja [5]. Ma con questo figlio di puttana [6], com'è noto, bisogna essere più severi. Perché capissero come e cosa insegnare adesso, tennero allora pure conferenze di docenti di storia nei sette distretti federali. Alle conferenze presero parte i rappresentanti plenipotenziari del presidente, i leader delle regioni e un gruppo mobile di funzionari del ministero dell'Istruzione e della Scienza, studiosi e autori di scandalosi complessi didattico-metodici di storia e sociologia, in cui Stalin si è trasformato nel “più efficace leader dell'URSS, nel periodo della cui leadership fu ampliato il territorio del paese, fu ottenuta la vittoria nella più grande delle guerre, fu attuata l'industrializzazione dell'economia e la rivoluzione culturale…”. Allora Isaak Kalina, diventato proprio in quei giorni vice ministro dell'Istruzione, davanti a vari auditori ha dispiegato un immagine di qualcosa che si conserva: se voleste che vostro figlio conoscesse la storia della vostra famiglia, da quali racconti gli proporreste di apprenderla? Dai racconti della vostra nonna e della vostra bisnonna o dai protocolli di un poliziotto del distretto? E ha risposto da solo: “Io voglio tanto che i miei nipoti apprendano la storia del mio paese da un manuale scritto non nella logica del poliziotto del distretto, lasciamo questo alla scienza, ma nella logica della nonna, della bisnonna, che si sforza di formare nei miei nipoti un'attitudine positiva verso la mia famiglia, anche se nella mia famiglia ci sono stati dei momenti difficili”. Adesso, evidentemente, a Kalina tocca allargare lo sguardo sulla storia. La commissione presso il presidente, di cui è divenuto vice capo, non accenna solo alla scuola. Pare che gli approcci alla storia elaborati nel manuale scolastico si sia deciso di diffonderli in tutta la scienza storica. Fra l'altro proprio correggendo a vantaggio del poliziotto: la presenza di una mano forte è anche molto facile da percepire nell'elenco dei membri della commissione (vedi il dossier della “Novaja gazeta”). Sembrerebbe che qualsiasi attributo per la parola “storia” fosse superfluo, tranne uno: scientifica o non scientifica. Ma ecco che non è così, la formazione annunciata dal vice ministro di una “storia positiva” si è trasformata in una storia che non causa “danno agli interessi della Russia”. Come, in che modo la commissione censurerà la storia fino a portarla allo stato di “non causante danno”? Studierà i piani di lavoro scientifico di tutti i collettivi di studiosi? Esaminerà tutte le pubblicazioni scientifiche? E la pubblicistica? E se la nonna racconterà al nipote qualcosa di sgradito alla censura? Uno dei compiti della commissione, com'è scritto nelle “Disposizioni”, è la diffusione e l'analisi di tutti i fatti di falsificazione e la presentazione al presidente di rapporti ad essi inerenti. Ma la cosa non si limita ai rapporti. Più avanti si parla di “preparazione di proposte di misure da prendere” e di “raccomandazioni di un'adeguata reazione”. Forse soffiamo sull'acqua [7], ma che vuoi farci – siamo spaventati, qui viene già in mente l'articolo 58 [8]. E' interessante sapere come, per mezzo di quali leve la commissione “reagirà adeguatamente”? Dov'è la mai dimenticata, irrefutabile catena: sezione propaganda del CC – terzi segretari di comitati regionali, cittadini, di quartiere – segretari di sezioni – semplici membri? Toccherà ristabilirla? Dossier della “Novaja gazeta” 28 combattenti con la falsificazione Presidente della commissione – S.E. Naryškin, capo dell'amministrazione del presidente della Federazione Russa. I.I. Kalina – vice ministro dell'Istruzione e della Scienza, I.I. Siroš – vice capo dell'amministrazione presidenziale, I.I. Demidov – capo del dipartimento presidenziale per la conduzione della politica interna, A.D. Alchanov – vice ministro della Giustizia, A.E. Busygin – vice ministro della Cultura, E.Ja. Butko – vice direttore dell'Agenzia Federale per l'Istruzione [8], S.Ju. Vinokurov – capo del dipartimento presidenziale per le relazioni interregionali e per le relazioni culturali con i paesi esteri, V.V. Dergačëv – vice direttore dello FSTÈK [10] russo, segretario responsabile della commissione interistituzionale per la difesa del segreto di Stato, K.F. Zatulin – primo vice presidente della Commissione della Duma di Stato [11] per gli affari della CSI e per le relazioni con i compatrioti [12], V.A. Zimakov – capo del servizio SVR [13] russo, M.A. Kambolov – vice direttore dell'Agenzia Federale per la Scienza e l'Innovazione [14], V.P. Kozlov – direttore dell'Agenzia Federale degli Archivi, N.E. Makarov – capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, primo vice ministro della Difesa, S.A. Markov – vice presidente della Commissione della Duma di Stato per le formazioni sociali e le organizzazioni religiose, V.P. Nazarenko – vice capo del dipartimento presidenziale per la conduzione della politica estera, N.A. Naročnickaja – presidente del Fondo per lo studio della prospettiva storica, A.B. Povalko – vice direttore dell'Agenzia Federale per la Gioventù [15], A.Ju. Romančenko – vice direttore dell'Agenzia Federale per la Stampa e le Comunicazioni di Massa, A.N. Sacharov - direttore dell'Istituto di Storia della Russia dell'Accademia delle Scienze Russa, N.K. Svanidze - presidente della Commissione per i rapporti interetnici e per la libertà di coscienza della Camera Sociale [16] della Federazione Russa, V.A. Sobolev – vice segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, V.G. Titov – vice ministro degli Esteri, A.P. Toršin – primo vice presidente del Consiglio della Federazione [17], V.S. Christoforov – capo dell'Amministrazione della registrazione e dei fondi di archivio dello FSB russo, A.O. Čubar'jan – direttore dell'Istituto di Storia Generale dell'Accademia delle Scienze russa, Ja.V. Šabanov – capo dell'ufficio di consulenza presidenziale, S.V. Šipov – direttore del dipartimento del ministero per lo Sviluppo Regionale. “Proprio fino alla battaglia di Kulikovo [18] non arriveremo” Cosa dicono i membri della commissione Konstantin Zatulin (in un'intervista a “Echo Moskvy” [19]): “La commissione si occuperà di quelle questioni che sono aspramente politicizzate e possono essere pericolose per la salute morale della società. In ogni caso, quando uscirà un libro in cui viene pubblicata una versione dubbia riguardante gli autori di crimini contro lo Stato, persone condannate e non riabilitate per i crimini degli anni della Seconda Guerra Mondiale, sulle pagine di questo libro sarà obbligatoria una scritta: “Si avvisa che la lettura di questo libro non è raccomandata a giovani di età inferiore a 18 anni”. Nikolaj Svanidze (in un'intervista alla “Novaja gazeta”): – Nikolaj Karlovič, si è già riunita la commissione e Le è chiaro di cosa si occuperà? – Come sarà organizzato il lavoro, ancora non lo so, ma è chiaro che si tratta dei momenti discussi della Seconda Guerra Mondiale. – Nel decreto non è detto che il lavoro della commissione si limiti solo alla Seconda Guerra Mondiale. – Beh, non andremo proprio fino alla battaglia di Kulikovo… – Le è probabilmente noto lo scandalo dei manuali di storia e sociologia creati sotto il patronato dell'amministrazione del presidente Putin e degli ideologi dei movimenti giovanili “I Nostri” [20] e “Giovane guardia di Russia Unita” [21]. Non le sembra che la commissione dovrà proseguire su questa linea per creare una “storia corretta”? Non dice questo la sua composizione? – La storia dei manuali è nota. Non conosco la composizione della commissione, conosco gli studiosi che vi sono entrati e sono persone degne. Commenti Aleksandr Šubin, dottore in Scienze Storiche, Istituto di Storia Generale dell'Accademia delle Scienze russa: “Tali iniziative sono necessarie per spartirsi i fondi pubblici” – Io guardo alla creazione di questa commissione con una certa tranquillità. E' un'altra iniziativa che scambia il lavoro reale con riunioni burocratiche. La maggior parte dei membri della commissione non sono storici. Di studiosi ce ne sono in tutto tre, a dire il vero sono persone meritevoli, conosciute, direttori dei nostri principali istituti accademici. Ma ci sono anche persone, che sono note come “narratori-deformatori” [22] della storia. Di solito le iniziative burocratiche sono necessarie per la spartizione dei fondi pubblici, anche se durante una crisi si sarebbe potuto trovare un più degno uso del denaro. Come “lotteranno con la falsificazione”? Facendo dichiarazioni rabbiose, come di solito accade nei casi di intrusione politica e burocratica nelle discussioni degli storici, basate su doppi standard e contenenti errori. Beh, questo danneggerà solo ancora una volta il prestigio del paese. Forse prepareranno qualche libro incrociando Zatulin con Svanidze. Va detto, in questo senso, che Svanidze ne parla nelle sue trasmissioni, di storici professionisti ne porta tanti da far paura. Li pubblicheranno su una bella carta, ci metteranno il timbro della commissione. Ma di libri ora ne escono molti e se questo timbro aiuterà questa produzione stampata ad andare avanti ancora non si sa. Ma per gli estremisti, per esempio in Estonia, la commissione non sarà neanche un decreto, ma piuttosto uno spauracchio o semplicemente una cosa da ridere. Non mi aspetto maestria editoriale o pubblicistica dalla produzione della commissione. Ma neanche particolari minacce. Tutti capiscono il tutto qui e all'estero. Tra l'altro anche il prezzo di tale “lotta con la falsificazione” come formalità burocratica. Se lo Stato vuole davvero aiutare la cosa, è necessario appoggiare più attivamente quel lavoro che gli storici già conducono per creare delle connessioni in questo ambito, per portare avanti il nostro punto di vista nell'ambiente dell'elite intellettuale dei paesi dell'ex URSS. E qui ci sono dei buoni canali, come l'Associazione degli storici dei paesi della CSI e le commissioni bilaterali con Ucraina, Lituania e altri paesi. Le persone ragionevoli “là” sono i nostri alleati nella lotta contro le falsificazioni della storia e non c'è bisogno di “rimpiazzarle” con dichiarazioni e decisioni premature e poco ponderate. E' meglio pubblicare più lavori scientifici, in cui professionalmente e con molto materiale basato sui fatti si ristabilisce il quadro reale degli avvenimenti storici. Allora anche le falsificazioni appariranno ciò che sono – menzogne e sciocchezze. Ljudmila Alekseeva, presidente del Gruppo di Helsinki [23]: “In tutta la commissione c'è una sola persona degna” – Se volesse occuparsi seriamente della deformazione della storia, allora nella commissione dovrebbero entrare i luminari della scienza storica, persone rispettate nella comunità professionale e nel paese. La domanda più importante è: cosa si chiamerà falsificazione e cosa ristabilimento del vero? E chi è entrato là? Zatulin? Naročnickaja? E cosa c'entra qui Markov? Ci hanno spinto dentro gli ideologi. Che storia sarà con una commissione del genere? Nessuna sconfitta, solo vittorie? Con questo non solo come attivista per i diritti umani, ma anche come storico non posso essere d'accordo. Ci spezzeranno appoggiandoci al ginocchio, riscrivendo la storia. Ma noi non la daremo in concessione alla commissione, un popolo senza storia è un mankurt [24]. In tutta la commissione c'è una sola persona degna – Svanidze. Questi si è occupato di storia moderna, ma lavorerà nella commissione o ne uscirà per non coprirsi di vergogna? Non vorrei che si ripetesse la storia del Consiglio di esperti per la conduzione di uno studio a livello statale delle religioni presso il ministero della Giustizia creato nell'aprile 2009. Lo capeggiava il noto combattente ortodosso con qualsiasi manifestazione di vita religiosa al di fuori della Chiesa Ortodossa Russa Aleksandr Dvorkin. Il suo approccio non poteva in alcun modo essere considerato obbiettivo, era chiaramente confessionale. Se lo stesso avverrà con la commissione per la lotta con la falsificazione della storia, allora Stalin non sarà solo un manager efficace [25], ma anche il padre dei popoli, il migliore amico dei bambini, di chi pratica la ginnastica, dei lavoratori delle acciaierie, dei colcosiani e dei medici. Si esigerà la tragica, ma veritiera storia della Grande Guerra Patriottica [26]? Il film “Ržev. La battaglia sconosciuta di Georgij Žukov” [27], che ha fatto scandalo è una falsificazione? O il ristabilimento del vero? Sono entrata alla facoltà di Storia della MGU [28], perché ho sempre voluto essere uno storico. Verso i 10 anni dicevo che sarei stata uno storico e mio padre prese a portarmi libri di storia. Dopo il secondo anno di università presi a pensare verso quale cattedra indirizzarmi. Ma le cattedre erano una più rigida dell'altra: Storia del Partito, Storia dell'URSS, Storia Contemporanea. Io volevo essere uno storico, non una propagandista, un'esecutrice di ordini. Decisi che sarei passata ad archeologia – teschi, resti, ciò che trovi, lo descrivi. Ma venne fuori che anche là bisognava dimostrare che la Russia è la patria degli elefanti [29]. Decisi di occuparmi del Neolitico. Ma anche qui incombeva Engels con “L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato”. Bisognava adattarsi a lui. E cos'è questa commissione appena sfornata? Infatti la verità non si può nascondere, questa viene fuori non appena è venuto fuori “Ržev. La battaglia sconosciuta di Georgij Žukov”. Io guardo al futuro con ottimismo: tra una generazione saremo anche noi un paese democratico e uno stato di diritto. |
[1] Otdelenie pravdy ot istiny è un gioco di parole intraducibile. Otdelenie oltre che “separazione” significa “sezione” (intesa come parte di un apparato). Pravda e istina significano entrambe “verità”, ma il primo termine può significare anche “giustizia”, “rettitudine”, mentre il secondo fa parte dell'ambito filosofico e religioso. Pravda, com'è noto, era anche l'organo ufficiale dell'Unione Sovietica.
[2] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), l'erede del KGB.
[3] Letteralmente “si rompono le lance”.
[4] Residenza presidenziale.
[5] Danza popolare russa, ironicamente contrapposta alla polka straniera (il corsivo è mio).
[6] Qui si ironizza sul gusto putiniano per le espressioni forti, con cui a volte sottolinea i concetti.
[7] In Russia si dice “chi si è scottato con il latte, soffia anche sull'acqua”.
[8] Sulla base dell'articolo 58 del codice penale dell'URSS, che riguardava le attività antisovietiche, milioni di persone finirono nell'arcipelago GULag.
[9] Ente del Ministero dell'Istruzione e della Scienza che si occupa concretamente della gestione dell'attività didattica.
[10] Federal'naja Služba po Techničeskomu i Èksportnomu kontrolju (Servizio Federale di controllo sulla Tecnica e sulle Esportazioni), ente che controlla le comunicazioni e le esportazioni in nome della sicurezza dello Stato.
[11] Precisazione non superflua in quanto in Russia tutte le assemblee legislative si chiamano Duma.
[12] Da intendersi come russi che vivono nei paesi della ex Unione Sovietica.
[13] Služba Vnešnej Razvedki (Servizio di Intelligence Esterna).
[14] Ente di ricerca del Ministero dell'Istruzione e della Scienza.
[15] Ente del Ministero per lo Sport, il Turismo e le Politiche Giovanili.
[16] Sorta di istituzione intermedia (priva di poteri e di reale importanza) tra la società e le istituzioni.
[17] La “camera alta” del parlamento russo, formata dai rappresentanti dei soggetti territoriali della Federazione Russa.
[18] Nella battaglia di Kulikovo (nella Russia centrale) nel 1380 i Russi affrontarono i Tatari e i Mongoli e la sconfitta di questi fu l'inizio della fine del loro secolare dominio sulla Russia.
[19] Radio russa relativamente libera.
[20] “I Nostri” è un movimento giovanile così devoto a Putin da essere stato soprannominato Putinjugend...
[21] “Russia Unita” è un partito che ha il solo scopo di portare avanti la politica di Putin.
[22] Impossibile rendere il gioco di parole originale skaziteli-iskaziteli. Va notato comunque che gli skaziteli sono narratori di fiabe e non di storie vere...
[23] Organizzazione per la difesa dei diritti umani che opera sulla base della Dichiarazione di Helsinki sui diritti umani, firmata anche dall'URSS.
[24] Personaggio delle leggende dei popoli turchi: uomo portato tramite torture e umiliazioni a dimenticare tutto di se e a diventare un docile strumento dei propri padroni (il corsivo è mio).
[25] Così viene purtroppo definito nell'ambito del revisionismo putiniano.
[26] Così viene chiamata la guerra dell'Unione Sovietica contro gli invasori nazifascisti.
[27] Documentario televisivo che non manca di rileggere criticamente una pagina tragica della Grande Guerra Patriottica. Per riprendere la città di Ržev occupata dai nazisti le truppe russe combatterono dal gennaio 1942 al marzo 1943 con centinaia di migliaia di perdite. Le operazioni erano comandate dal maresciallo (il più alto grado sovietico dopo quello del generalissimo Stalin) Georgij Konstantinovič Žukov.
[28] Moskovskij Gosudarstvennyj Universitet (Università Statale di Mosca).
[29] Battuta che allude alla pretesa superiorità della Russia sovietica in qualsiasi ambito. Alla base c'è una barzelletta di epoca sovietica sulle opere scritte in vari paesi per “l'anno dell'Elefante”. I tedeschi scrivono ponderosi trattati, gli americani trattano la questione dal punto di vista del business, gli israeliani mettono di mezzo la questione ebraica e i sovietici scrivono sulla Russia come patria degli elefanti, sui classici del marxismo-leninismo sugli elefanti e sulle risoluzioni del Congresso del PCUS sugli elefanti...
25 maggio 2009
Altri tempi
Abba "Does your mother know"
TUA MADRE SA
Sei così sexy, mi provochi
quindi sei triste
ma io non posso dare una possibilità
ad una pollastrella come te
è qualcosa che non potrei fare
c'è quello sguardo nei tuoi occhi
riesco a leggere nel tuo viso
che le tue emozioni
ti stanno facendo impazzire
ma ragazza tu sei solo una bambina
Bene posso ballare con te tesoro
se pensi che sia divertente
ma tua madre sa che sei uscita?
e posso chiacchierare con te tesoro
anche flirtare un pò, forse
ma tua madre sa che sei uscita?
prendila bene, faresti meglio
a rallentare, ragazza
non c'è modo di riuscirci
tua madre lo sa?
prendila bene, raffreddati ragazza
prendila con simpatia e lentamente
tua madre lo sa?
Vedo cosa vuoi
ma sembri piuttosto giovane
per cercare quel tipo di divertimento
quindi forse non sono l'unico
adesso sei così carina
mi piace il tuo stile
e so cosa intendi quando
mi abbagli con quel sorriso
ma ragazza tu sei solo una bambina
Bene posso ballare con te tesoro
se pensi che sia divertente
ma tua madre sa che sei uscita?
e posso chiacchierare con te tesoro
anche flirtare un pò, forse
ma tua madre sa che sei uscita?
prendila bene, faresti meglio
a rallentare, ragazza
non c'è modo di riuscirci
tua madre lo sa?
prendila bene, raffreddati ragazza
prendila con simpatia e lentamente
tua madre lo sa?
(traduzione di AngoloTesti)
21 maggio 2009
Il "meglio" delle chiavi di ricerca di aprile 2009 del mio blog-CV
Haiku? (XV)
Con un filo soltanto
Tra cielo e abisso
**********************************
Sì, il vero amico
è quello con cui puoi
stare in silenzio.
**********************************
Sembro riuscire
in cinque-sette-cinque
a dire tutto...
***********************************
A Pentecoste
imparare dal vento
si può davvero.
Vedi: Haiku?, Haiku? (II), Haiku? (III), Haiku? (IV), Haiku? (V), Haiku? (VI), Haiku? (VII), Haiku? (VIII), Haiku? (IX), Haiku? (X), Haiku? (XI), Haiku? (XII), Haiku? (XIII), Haiku? (XIV)
20 maggio 2009
Mi tocca perfino ringraziare Mourinho...
E comunque il buon José non è andato molto sopra gli zero titoli. Ma si sa, c'è più tra zero e uno che non tra uno e cento. Lo sa bene anche Giampaolo Pazzini, che, con il ricordo dei suoi zero gol in Coppa UEFA contrapposto ai 100 gol in serie A di Alberto Gilardino, è partito per Genova. Che, contrariamente ai luoghi comuni, non è stata avara di soddisfazioni per lui...
Il "meglio" delle chiavi di ricerca di aprile 2009 dell'altro mio blog
abbreviazioni dei codici bancari in russia: non le conosco...
particolarità della russia: vedi qui
zarubežneftegazstroj: vedi qui
anche la russia organizza manovre militari nel caucaso: vedi qui
attività antisovietiche: vedi qui e qui
attuale popolazione di krasnodar: vedi qui
aušev: vedi qui, qui, qui, qui e qui
banchieri russi: vedi qui e qui
capitale del caucaso: finché Doku Umarov non creerà il suo emirato, non credo che ci sarà una capitale del Caucaso...
capo del gruppo terroristico protagonista dell'attentato a beslan: ricordo che si faceva chiamare Colonnello...
caucaso meridionale nella politica estera russa: vedi qui
che la russia mirerà alla costruzione di una partnership strategica paritaria con gli usa sulla base di interessi coincidenti: vedi qui
come presentare il mio orientamento verso il mercato russo: non saprei...
compagnia offshore: vedi qui, qui, qui e qui
corporal punishment movie: gli erotomani sono arrivati anche qui...
cosa hanno inventato i russi: vedi qui
esportare moto in russia: non so chi lo faccia...
il nazionalismo caucasico e la perestrojka: vedi qui
il passato della libertà personale: speriamo che la libertà abbia anche un futuro...
il passato della russia: vedi qui, qui, qui e qui
konstantin čujčenko: vedi qui
la vita sociale russa: vedi qui e qui
lo psycho russo di limonov: che intendi dire?
majkop: vedi qui e qui
matteo bazzoni: vedi qui
medicine che non lasciano tracce: vedi qui
movimento ultranazionalista russo: vedi qui
munizioni sparate dai russi nella battaglia di kursk: vedi qui
nagornyj-karabach: vedi qui
partiti politici russi: vedi qui
politica russa nel caucaso meridionale: vedi qui
questione cecena: vedi qui, qui, qui, qui e qui
ristorante jusupov: non ci ho mai mangiato...
ruslan alchanov: vedi qui
significato del nome ekaterina: vedi qui
società civile nella russia oggi: vedi qui
ss giustiziate dai russi: la guerra è guerra...
stipendio medio di un parlamentare: vedi qui
tagiki uccisi in russia: vedi qui
storia della russia tempi di stalin: vedi qui e qui
tema storico sul periodo del terrore: vedi qui
terroristi ceceni: vedi qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui
tutti i capi del governo russo: vedi qui
tutto sulla russia asiatica: tutto?
villaggi del caucaso settentrionale: sei un po' vago...
vladimir pribylovskij: vedi qui
vladimir romanof: Romanov, casomai...
čubajs: vedi qui, qui e qui
vasilij ponikarov: illustre sconosciuto
19 maggio 2009
Te ne Levi di torno uno e ne saltano fuori centinaia...
(...)
DDL 773 - Emendamento - art. 50-bis
Anche se il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della “Casta” che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero. Il Ministro dell’interno, in seguito a comunicazione dell’autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l’interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L’attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge?
Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l’informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è ormai l’unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è l’unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il Governo interviene per l’ennesima volta, in una materia che vede un’impresa anche del Presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d’interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di “normalizzare” il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l’Italia come la Cina e la Birmania.
Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico. Fate girare questa notizia il più possibile. E’ ora di svegliare le coscienze addormentate degli italiani. E’ in gioco davvero la Democrazia!
Si potrebbe anche leggere questa nota esplicativa su Wikipedia che spiega DEMOCRAZIA, tanto per rinfrescarmi la memoria mi è stato utile.
http://it.wikipedia.org/wi
Il presupposto della costituzione democratica è la libertà, tanto che si dice che solo con questa costituzione è possibile godere della libertà, che si afferma essere il fine di ogni democrazia. Una delle caratteristiche della libertà è che le stesse persone in parte siano comandate e in parte comandino. [...]Questi dunque sono i caratteri comuni a tutte le democrazie, e da quella che unanimemente si concorda essere la giustizia secondo i canoni democratici (cioè che tutti abbiano lo stesso secondo il numero) deriva quella che più di ogni altra sembra essere democrazia e governo di popolo. L’uguaglianza consiste nel fatto che non comandino più i poveri dei ricchi, che non siano sovrani i primi soltanto, ma tutti secondo rapporti numerici di uguaglianza. E questo sarebbe l’unico modo per ritenere realizzate l’uguaglianza e la libertà nella costituzione.
(Aristotele, Politica, in C. A. Viano (a cura di), Politica e Costituzione di Atene di Aristotele, U.T.E.T., Torino, 1992, pp. 273-274)
17 maggio 2009
Il "meglio" delle chiavi di ricerca di aprile 2009
aiutiamo l'abruzzo: vedi qui
rita levi montalcini: vedi qui
tacchino induttivista: vedi qui
l'urss di putin: vedi qui
la città russa che si chiamava gor'kij: Nižnij Novgorod
"boney m sionisti: sionisti???
"i tre anelli della strategia della tensione": e che anelli sarebbero?
"pier paolo eramo" "ilaria allegri": vedi qui
canzoni antiterroristiche: non ne conosco...
che guevara responsabile repressione omosessuali: vedi qui
chi interpretava uriah heep in david copperfield rai del 1965?: vedi qui
con quali mezzi e dove viene portato il petrolio per essere esportato?: vedi qui
conversazione videoregistrata all'insaputa dell'interlocutore: vedi qui
dolore al petto e alle spalle: vedi qui
e' una locomotiva che parte quando arriva e dice ueeeeee le mie sostanze no non sono buie e non mi faccio male!: ?
earth will expire by 2050: vedi qui
elena razzoli: vedi "pier paolo eramo" "ilaria allegri"
gabriele barsotti tassista: chi è costui?
giochi da scaricare gratis online di cani con personaggi di nome amanda e camilla: boh?
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ho sposato una siberiana di omsk: e dunque?
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il gatto che pesca: vedi qui
internet point a tambov: che posso dire in proposito?
la sofferenza è là dove sei pronto ad amare: è vero...
laura gottlob: vedi "pier paolo eramo" "ilaria allegri"
livello c5 -c6 con una fusione e c6-c7 bloccata da una gabbietta si può considerare rigidità del capo: eh?
manu chao e il comandante marcos: vedi qui
massimo ambrosini si sposa lunedi 27 aprileù: non ne sono nullaù...
nelgi islan: mah...
no alla 1360: vedi "pier paolo eramo" "ilaria allegri"
non ne cancellino la memoria e lo sgomento: parte di una frase di autore ignoto...
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ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di varese, asiago: vedi qui
orfanotrofio di bologna i nomi di tutte le girls in uscita: qui passa di tutto, mi mancava giusto un seduttore di orfanelle...
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parco giovanni paolo ii alla domus galilaeae: vedi qui
periodo storico in cui è vissuto asturias: il XIX-XX secolo
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psichiatri cattolici in lombardia: vedi qui
sergej vladimirovič michalkov massone: dici?
tiago e sintra morti in un incidente stradale: non ho notizie di questo fatto...
transizione dal sistema ditattoriale al sistema democratico.: sempre difficile...
turismo in abcasia: vedi qui
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via della libreria cometa a scandice: Scandicci, casomai...
христос воскресе: vedi qui
codice fiscale del seminario redemptoris mater di pinerolo: questo lo ignoro...
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Il compagno Chris Rea
Chris Rea "Red"
http://www.youtube.com/watch?v=W5wmOWb6q1g
ROSSO
Metti la mano nella tavolozza e scegli
Quale dice più di te
Dovrei prendere la tonalità più profonda
Più triste di blu
Ma il rosso è il colore che sceglierei
Il rosso è il colore che sceglierei
Ho posto la mia anima tanto tempo fa e lontano
Oh, è scritto così profondamente che non potrà mai svanire
Anche se così tanti anni sono andati e venuti
Attraverso la mia vita una cosa è rimasta
Una luce eterna che brilla limpida attraverso il grigiore
Il rosso è il colore che sceglierei
Il rosso più profondo su un cielo del blu più profondo
Non importa adesso se dovessi vincere
Se dovessi vincere o perdere
Perché il rosso è il colore che sceglierei
Se spreco il mio tempo ad aspettare proprio te
Non mi importa cosa dicono gli altri
Perché, baby io amo proprio, amo quello che fai
Il rosso è il colore che sceglierei
Il rosso più profondo su un cielo del blu più profondo
Non importa adesso se dovessi vincere
Se dovessi vincere o perdere
Perché il rosso è il colore che sceglierei
(traduzione di Matteo Mazzoni)
15 maggio 2009
მაწონი
http://en.wikipedia.org/wiki/Matsoni
მაწონი è il nome dato in Georgia a una sorta di yogurt prodotto là e in Armenia (vedi foto). Si può trascrivere matsoni o più "scientificamente" mac'oni, ma di fatto si pronuncia come "Mazzoni".
Mi fece notare la coincidenza il professor Vladimir Prokop'evič Anikin, docente di Letteratura Popolare Orale alla Università Statale di Mosca, dove soggiornai per qualche tempo, prima di intraprendere la mia monumentale tesi di laurea sul folklore russo. Il professor Anikin, amabile persona oltre che grande studioso, fu anche il primo russo di mia conoscenza a farsi cogliere dal dubbio che "Matteo" potesse scriversi con due "t". Va detto che, tanto per sfatare il mito dell'italiano "che si scrive come si legge", le nostre "doppie" sono consonanti "rafforzate": a ben vedere per dire "Matteo" non si pronunciano due "t", ma una sola molto enfatica...
Tornando al matsoni, non ho mai avuto la fortuna di assaggiarlo, ma dev'essere delizioso. Anche perché ha la consistenza del miele ed è quasi dolce. Ciò è dovuto all'azione del Lactococcus lactis subsp. cremoris e dell'Acetobacter orientalis, che sviluppano poco alcool e pochi acidi. Lo afferma la Wiki, anche se georgiani e armeni serbano il segreto sulla ricetta, al punto che qualcuno ha tentato di rifarlo in casa facendo fermentare il latte con lo Hylak® forte (prodotto della Recordati per il ristabilimento della flora batterica intestinale). Io sono scettico e quindi rimando, ma non traduco e, visto che lo Hylak in Italia non si trova, sconsiglio chi sa il russo di fare tentativi analoghi con l'Enterogermina...
14 maggio 2009
Haiku? (XIV)
due volte nello stesso
fiume, Parmenide!
***********************************
Ti tengo come
zavorra al cuore che
non vuol volare
Vedi: Haiku?, Haiku? (II), Haiku? (III), Haiku? (IV), Haiku? (V), Haiku? (VI), Haiku? (VII), Haiku? (VIII), Haiku? (IX), Haiku? (X), Haiku? (XI), Haiku? (XII), Haiku? (XIII)
13 maggio 2009
12 maggio 2009
Il caso ceceno
Giovedì 21 maggio 2009 ore 21.00
Via Borgogna, 3
Milano
La Casa della Cultura e il Comitato per la Pace nel Caucaso, in collaborazione
con Memorial Italia e EST Onlus, presenta:
CONFLITTI E LIBERTÀ DI ESPRESSIONE: IL CASO CECENO
La seconda guerra cecena è stata caratterizzata per un blocco informativo totale che
ha riguardato sia la stampa estera sia la stampa interna. Molti sono stati i giornalisti
uccisi, minacciati, o semplicemente impossibilitati a svolgere il loro lavoro. Majnat
Abdulaeva è una di loro. Corrispondente da Groznyj per Novaja Gazeta, ha
abbandonato il suo paese in seguito alle minacce rivolte a lei e alla sua famiglia,
grazie ad alcuni amici giornalisti è arrivata in Germania, dove ha potuto beneficiare
del programma del P.E.N. International, che supporta scrittori e giornalisti
perseguitati.
Intervengono:
- Majnat Abdulaeva, giornalista e scrittrice cecena, già corrispondente per Novaja
Gazeta da Groznyj, finalista del premio Sacharov “Per il giornalismo come azione”.
- Enrico Piovesana, giornalista, Peacereporter, vincitore del Premio Enzo Baldoni
2007.
- Franca Tiberto, Presidente P.E.N. International - Centro della Svizzera Italiana e
Retoromancia.
Ringrazio M.E.C. per questo contributo
11 maggio 2009
Cronache dal nuovo fronte dell'Impero Russo (III)
Meqab* |
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I diari daghestani di Julija Latynina [2]
Nelle puntate precedenti:**
– perché il wahhabismo [3] sta diventando sempre più poplare in Daghestan
– chi difende i diritti dei terroristi
– sull'agenzia matrimoniale che procura mogli agli shahid [4]
– sul finanziamento statale ai militanti e le operazioni speciali inefficaci
Gas per wahhabiti
Il fratello di una persona di nome Sulejman Adžiev ha diretto per lungo tempo la filiale di Chasavjurt [5] della Kavkazregiongaz [6]. I fratelli Adžiev erano noti soprattutto per la sparatoria in stato di ubriachezza al “Marrakeš” [7] con il capo della provincia Alik Alchamatov e per il fatto che ancora nel 2005 i “kadyroviani” [8] cercarono di portar via Sulejman da casa sua . I ceceni furono respinti, ma un agente dello FSB [9] fu perfino ucciso. Gli uomini del ministero degli Interni daghestano presero decisamente le difese degli Adžiev, perché gli Adžiev erano dei loro e i ceceni forestieri. Cosicché il gas russo inebriò non solo le imprese offshore svizzere, ma anche i wahhabiti di Chasavjurt finché Sulejman Adžiev non fu ucciso mentre compiva un assalto nel settembre 2008. I suoi discorsi di addio con i parenti si trovano facilmente in Rete [10].
Omicidi a prezzi stracciati [11]
Nel marzo 2006 Džamal Aliev, capo del distretto di Botlich [12], fu ucciso a colpi d'arma da fuoco e tra i killer, feriti dal fuoco di risposta della scorta, uno era figlio del capo della banca “Vozroždenie” [13] e due, Omar Chačibragimov e Magomed Šuajbov erano in tutto e per tutto wahhabiti. Prima di andare con i wahhabiti, Omar voleva entrare nell'OMON [14]. Il defunto Gazimagomed Gimrinskij [15] mi raccontò che proprio quella brigata fu assunta a sua tempo dai Batalov padre e figlio per uccidere lui, Gazimagomed. Fra l'altro Gazimagomed taceva per modestia su chi in risposta uccise gli stessi Batalov.
L'anticipo per Džamal fu di 5.000 dollari a testa. Il figlio del capo della banca “Vozroždenie”, a quanto dicono, poco prima aveva portato dagli Emirati una Porsche Cayenne ed era stato un musulmano molto bravo: esigeva dalla moglie che portasse il velo. Al processo è stato assolto. I wahhabiti in Daghestan sono killer a buon mercato. Uccidono a prezzi stracciati.
La toilette di Iblis [16]
Non si può dire che le autorità non compiano degli sforzi intellettuali nella lotta al wahhabismo. Li compiono. C'è perfino un intero canale televisivo - la “Čirkej-TV” [17]. In essa interviene il predicatore Magdi-chadži Abidov. Spiega tutto in modo molto accessibile: la manicure, dice, è la toilette di Iblis. In qualità di campagna pubblicitaria di utilità sociale il canale reclamizza il giornale “As-Salam” [18] – “Il miglior regalo per il Giorno del Giudizio” e la hotline dello FSB.
“Pulci” nelle armi automatiche
La forza più efficiente nella lotta ai wahhabiti è lo FSB.
Lo FSB ascolta le telefonate e tiene d'occhio agli appartmenti, il suo segno distintivo sono le spie che mettono nelle armi vendute al mercato nero. Ma non certo tutti in Daghestan comprano armi per uccidere gli sbirri. Molti le comprano per le loro necessità private.
Un anno fa, si dice, un arma del genere fu venduta ad un uomo di nome Islam. Dopo la vendita lo portarono allo FSB, ma videro che non era un wahhabita e lo rilasciarono. Ed ecco che, appena rilasciato, accanto a Islam si siede in macchina una persona che gli aveva commissionato l'omicidio del sindaco di Chasavjurt e dice: “E quando?”. E infatti: un killer, che avete assunto, si è impelagato con lo FSB per via dell'arma. Non sarà mica un motivo per annullare l'ordine, non è vero?
Quando hanno ucciso uno sbirro – “l'hanno ucciso come un cane”.
– Quando hanno ucciso un wahhabita a tutti interessa sapere perché l'hanno ucciso, – dice con disappunto un uomo d'affari daghestano, – quando hanno ucciso uno sbirro – l'hanno ucciso come un cane. Perché?
Posso spiegare perché. Perché gli sbirri stessi si comportano con le persone da loro uccise come con dei cani. Quando uccisero Arip Aliev, perfino a me nella lontana Mosca fu chiaro che era stato Abdulgapur Zakar'jaev, l'unico leader dei militanti di Bujnaksk [19] rimasto in vita, che Arip non aveva ancora ucciso. Ma i colleghi di Arip, per non stare con le mani in mano, quattro giorni dopo fecero un blitz nel primo appartamento che faceva allo scopo, uccisero a colpi d'arma da fuoco i padroni di casa e dichiararono che vi avevano trovato i bossoli dell'arma automatica con cui era stato ucciso Arip. I bossoli – e non l'arma automatica – si sarebbero potuti trovare solo se li avessero messi lì apposta. E Zakar'jaev ancora per quasi un anno fuggì e uccise, finché non fu beccato a Kakašura [20].
Il 4 aprile a Machačkala è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco il colonnello dello FSB ed Eroe della Russia Zulkaid Kaidov. L'hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco nelle seguenti circostanze: Zulkaid aveva una moglie, la moglie una sorella, la sorella un marito, cioè suo cognato, il cognato un fratello. Il cognato era uno qualsiasi, il fratello era molto credente, Zulkaid molte volte l'aveva fatto sfuggire alla 6.a sezione [21]. Si è riunita la shura [22] e la shura ha stabilito che Zulkaid disturbava molto la causa di Allah.
“Lo colpirò io”, – dice il fratello.
Telefonò al cognato e per mezzo suo chiese di incontrare Zulkaid: dice, la 6.a sezione ne ha avuto abbastanza. Si sono incontrati proprio davanti all'edificio del ministero degli Interni, lì intorno c'erano tanti posti di blocco quante pulci su un cane randagio. Il colonnello tese la mano al parente e questi gli sparò cinque pallottole e chi s'è visto s'è visto.
Sapete cos'hanno dichiarato le autorità? “E' un atto di criminalità comune”.
Oh, sì! Ho rimostranze nei confronti del ministero degli Interni riguardo a Vadim Butdaev. E sono molto semplici: perché Butdaev, cognato di un terrorista noto a tutti, raccoglieva tranquillamente bombe in casa finché una di esse non gli è esplosa in mano? Che faceva, pagava? Si era messo d'accordo? Perché l'unica prova indiscutibile contro Butdaev è il fatto che si vantava e si faceva filmare?
Gli sbirri russi ripetono l'errore della polizia politica zarista . Non sono abbastanza professionali per prendere un terrorista al momento che passa dal namaz [23] alla Stečkin [24] e non sono abbastanza crudeli per ispirare altro che odio a chi vuole morire sulla via di Allah.
– A cosa pensate là a Mosca? Come una freccia scoccata, queste persone non torneranno indietro. E quando finiranno con il mondo degli affari di qui, andranno ai “Tri kita”. E pensi che là a Mosca non pagheranno? Come leprotti [26], pagheranno. Porteranno i soldi qua nella gola di Karabudachkent [27].
Il Virus
– Mi dica, Gul'nara, – chiedo a Gul'nara Rustamova***, – Lei parla di diritti umani, parla di Costituzione, ma suo cognato e suo fratello non hanno forse infranto la legge, uccidendo gli sbirri?
– Ma chi è che li ha costretti a farlo?!
Questa è la spiegazione standard per noi, stupidi kafir [28], – ecco , queste povere persone, ex (e non molto ex) banditi, prendono le armi perché li hanno condotti a questo gli avidi e stupidi sbirri e la cosa siginificativa di questa spiegazione è che si tratta di una accurata e sfacciata bugia. E posso dimostrarlo facilmente.
L'estremismo islamico è una malattia di cui soffrono sia in Pakistan, sia a Londra, sia in Somalia, sia a Bujnaksk. Questa malattia non ha un centro di comando, come non aveva un centro di comando la peste che sterminò il pianeta nel Medioevo. Non c'è un centro di comando – c'è un virus. E se questo virus è lo stesso sia nel metrò di Londra, sia nel bosco di Bujnaksk, allora gli sbirri russi qui non c'entrano per nulla. Gli sbirri russi non sono la causa della malattia, ma la condizione del suo procedere.
E' un'altra storia quando di questa peste soffrono a Londra, dove ci sono ospedali e medicine, c'è una chance di guarire, ma se in qualità di medici avete gli sbirri russi, che operano con le stesse mani sporche con cui rubano le lenzuola dell'ospedale, allora le chance di guarire sono altre.
Nella vicina Cecenia è stato introdotto il principio della responsabilità collettiva. Bruciano le case di chi si da alla macchia e i loro familiari con voci tremanti rinnegano pubblicamente i fuggitivi – e i militanti diminuiscono. In Daghestan la debolezza del potere si è rivelata peggiore della crudeltà. Qui l'avidità delle autorità si può paragonare solo alla sua mancanza di professionalità; qui il presidente Aliev osa contrapporsi al funzionario russo, nominato dall'innocua Mosca, ma trema davanti ad assassini con la carica di funzionari e capi di amministrazioni – ma lo stato non sopporta il vuoto e il potere, sfuggito a mani deboli, viene preso dai sostenitori del “puro Islam”.
Oh no, non pensate che siano cattive persone. Sono persone molto buone. Non bevono e non fumano, sono ottimi lavoratori e patologicamente onesti – in contrapposizione all'immoralità che impera intorno. Quindi sarete d'accordo che quella persona, che ne ha abbastanza del “meqab” che impera intorno, quella persona che vuole stare in pace con se stessa e con Allah, che non vuole vivere con il Primo Canale e la hotline dello FSB è prima di tutto una persona molto dignitosa. E non si può proprio punire questa persona dignitosa semplicemente perché prega un po' diversamente, perché ritiene che non ci si possa inchinare davanti alle tombe dei morti e che nella preghiera del venerdì si debbano fare due raka'at [29] e non sei e che quelli che ne fanno sei sono pagani e bruceranno all'inferno?
All'inizio del ХХ secolo in Russia c'erano altre persone molto coscenziose. Socialisti rivoluzionari, socialdemocratici, menscevichi, bolscevichi, anarchici. Non tutti di certo prenedevano “x” [30]. Alcuni erano semplicemente persone molto buone. In ogni caso, ragazzi con anime ardenti, che andavano ai lavori forzati o alla morte e avevano più abnegazione dei panciuti gendarmi. Avevano l'Internazionale, ma non nel senso che qualcuno li mandava dall'estero, ma nel senso che un socialdemocratico tedesco era semplicemente felice di aiutare i suoi fratelli bolscevichi in Russia o in Ungheria. E tutti sapevano che questo regime stava marcendo e sanno come costruire un felice mondo nuovo…
* Ingiustizia (àvaro [1]).
** Conclusione. Inizio nei nn. 41, 42.
*** Capo dell'organizzazione “Madri del Daghestan per i diritti umani”.
Julija Latynina
osservatrice della "Novaja gazeta"
24.04.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/043/11.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Gli Àvari sono l'etnia maggioritaria del Daghestan.
[2] Julija Leonidovna Latynina, giornalista e scrittrice.
[3] Movimento estremista islamico (ma in Russia “wahhabita” è quasi sempre sinonimo di “terrorista islamico” in generale)
[4] “Martiri”, i terroristi islamici suicidi.
[5] Villaggio del Daghestan orientale, noto perché vi fu firmato l'armistizio che pose fine alla “prima guerra cecena”.
[6] “Caucaso-Regione-Gas”, impresa del settore del gas.
[7] “Marrakech”, locale di Machačkala, capitale del Daghestan.
[8] Gli uomini dell'esercito personale del ras ceceno Ramzan Kadyrov, noti per la loro ferocia.
[9] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[10] E' così. Ho verificato personalmente.
[11] Letteralmente “a prezzi da dumping”.
[12] Villaggio del Daghestan orientale.
[13] “Rinascita”.
[14] Otrjad Milicii Osobogo Naznačenija (Reparto di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa, nota per la sua durezza.
[15] Strana figura di doppiogiochista, agente segreto e sostenitore dei wahhabiti, morto chiaramente di morte non naturale...
[16] La principale entità malefica della demonologia islamica.
[17] Čirkej è un villaggio del Daghestan centrale.
[18] Giornale islamico.
[19] Città del Daghestan centrale.
[20] Villaggio del Daghestan centrale.
[21] Quella che si occupa della criminalità organizzata.
[22] Consiglio islamico (il corsivo è mio).
[23] Preghiera rituale islamica.
[24] Tipo di pistola russa.
[25] “Tre balene” (riferimento all'antica leggenda russa sulle tre balene che sostengono il mondo), mobilificio russo noto per essere stato al centro di uno scandalo finanziario.
[26] Come dire, timorosamente e rincorrendosi a vicenda.
[27] Villaggio montano del Daghestan centro-meridionale.
[28] Miscredenti, non musulmani.
[29] Serie di preghiere (il corsivo è mio).
[30] Curioso nome che davano alle estorsioni i rivoluzionari che le usavano come metodo di finanziamento...